Lo Smart Working sta lentamente trasformando ogni concetto collegato al lavoro, a partire dall’ufficio. L’evoluzione degli spazi di lavoro rompe nettamente gli schemi col passato e propone nuove soluzioni votate soprattutto alla condivisione, non solo degli ambienti, ma dei carichi di lavoro stessi.
Smart Working: il lavoro open-source
Nell’epoca dei social, condivisione è la parola d’ordine. Il concetto di Smart Working punta prima di tutto a restituire ai lavoratori maggiore autonomia, il tutto a fronte del raggiungimento di un obiettivo comune: il rapporto lavorativo prevede ancora una subordinazione ed una scala gerarchica, ma ridistribuisce le responsabilità e i meriti degli obiettivi aziendali.
Sempre più digital: cresce il lavoro da remoto
Il concetto di Smart Working nasce soprattutto dall’esigenza di “svecchiare” gli uffici e cogliere al meglio le opportunità offerte dal digitale. Ormai quasi ogni lavoro viene svolto da PC e, se una volta il computer era una postazione fissa, ora ogni dispositivo è connesso all’altro da reti ad altissima banda ed essere off-line equivale a ritrovarsi totalmente fuori dal mondo. Desktop, smartphone, notebook, tablet: ogni device può potenzialmente trasformarsi in una postazione e si può lavorare praticamente ovunque. Questo ha permesso una forte crescita dei rapporti lavorativi da remoto.
Lo Smart Working e la destrutturazione degli uffici
Gli architetti stanno affrontando la sfida dello Smart Working rivoluzionando prima di tutto il concetto di “ufficio”: gli ambienti lavorativi diventano degli open-space, dove le idee viaggiano ad alta velocità in una rete di competenze e abilità.Porte e separé lasciano spazio ad una struttura aperta che favorisce la comunicazione tra i lavoratori e riduce le distanze tra i vari reparti.
Niente più barriere: in Emmemedia tutto è condiviso
La condivisione degli spazi avviene prima di tutto dalla postazione. In casa Emmemedia abbiamo deciso di partire prima di tutto dalla postazione di lavoro: tutte le risorse siedono ad un tavolo, senza alcun vincolo e l’intero reparto gestisce il suo carico lavoro con obiettivi comuni. L’intero ambiente si presenta come un open-space, mura e porte lasciano spazio ad ampie vetrate: la comunicazione tra le risorse ha la massima priorità. Al centro dell’ufficio c’è la sala riunioni, ribattezzata “acquario” per la sua struttura completamente in vetro, prenotabile direttamente online attraverso una piattaforma dedicata.
Spazi comuni per risorse e “ospiti speciali”
Sposando al meglio il concetto di Smart Working, ci avvaliamo di una buona dose di risorse operative da remoto, ma questo rapporto lavorativo non li esclude affatto dalla vita d’ufficio: le scrivanie sono accessibili a chiunque abbia la necessità di una postazione o l’esigenza di un confronto col resto del team. La condivisione degli spazi di lavoro spesso riguarda anche realtà completamente esterne ad Emmemedia, per esempio spesso ospitiamo la troupe di un Posto al Sole, che sfrutta il nostro ufficio come set per numerose scene della soap più amata d’Italia.
Il primo passo verso la rivoluzione
Questo paragrafo andrebbe chiuso dicendo “in conclusione”, ma in questo caso una conclusione vera e propria non c’è. Il continuo progresso tecnologico genera una trasformazione costante della società. Il modo in cui le persone interagiscono tra di loro influenza fortemente anche i rapporti lavorativi ed il concetto di Smart Working è solo il primo passo verso una rivoluzione, che renderà il lavoro sempre meno “invasivo” nella vita di individuo e cambierà radicalmente le strutture aziendali.
Nel nostro ufficio abbiamo sposato il concetto di Smart Working già da 3 anni: in casa Emmemedia seguiamo da vicino il progresso e siamo pronti ad accettare ogni sfida.