Gli studi di psicologia del colore ci insegnano che ogni tonalità ha la capacità di evocare delle emozioni. Se impiegati correttamente, i colori possono essere utilizzati per delineare uno stile specifico, comunicare valori e suscitare ideali e sensazioni, fino a definire l’identità di un brand.
Che tu sia un imprenditore, un giovane marketer o semplicemente una persona incuriosita dagli affascinanti meccanismi percettivi della nostra mente, sei capitato nel posto giusto! In quest’articolo, conoscerai il modo in cui la tua mente attribuisce significato ai colori e imparerai a utilizzare la psicologia del colore per costruire un marchio dalla personalità forte.
Colore a prima vista
L’essere umano è specializzato nell’elaborazione visiva e la vista è senza dubbio il nostro senso dominante. Basti pensare che circa il 70% delle informazioni che giungono al nostro cervello è di tipo visivo e che oltre il 50% dell’attività cerebrale è impiegata proprio nell’elaborazione visiva. Grazie all’immediatezza delle immagini, l’essere umano è in grado di processarle in un solo decimo di secondo.
Così come le dimensioni, l’ordine e la disposizione degli elementi, influenzano il processo decisionale d’acquisto, anche l’uso del colore ha una funzione chiave in questo senso. Alcuni studi dimostrano, ad esempio, che il colore aumenta la riconoscibilità di un brand (Brand Awareness) dell’80% e oltre il 93% dei consumatori ammette di essere influenzato dai colori quando effettua degli acquisti.
Infatti, ogni volta che ci imbattiamo in un logo, in un sito web, in un punto vendita, prima ancora che possiamo rendercene conto, stiamo già facendo delle supposizioni sullo stile, sul tono di voce, sulla qualità dei prodotti e persino sul pricing di un marchio, basandoci quasi esclusivamente sui colori utilizzati.
Il ruolo dei colori nella nostra vita è quindi molto più significativo di quanto possiamo immaginare e non andrebbe mai sottovalutato in una strategia di branding di successo.
I colori secondo uomini e donne
Molti già lo sospettavano: uomini e donne vedono le cose in maniera diversa.
Letteralmente!
Numerosi studi dalla fisiologia, alla psicologia e alla linguistica hanno appurato che esistono differenze oggettive e misurabili nel modo in cui uomini e donne vedono, percepiscono e chiamano i colori. In base a quanto emerso da numerosissimi studi, sembrerebbe infatti che le donne siano in grado di riconoscere più sfumature e tonalità rispetto agli uomini.
Come mai? Secondo alcune ipotesi la capacità delle donne di percepire sfumature più sottili rispetto agli uomini dipende da fattori genetici e fisiologici: uno studio della Arizona State University ha dimostrato, ad esempio, che l’opsina, il gene che consente di percepire il rosso e il verde, si trova sul cromosoma X. Avendone due, la donna (XX) sarebbe quindi avvantaggiata rispetto all’uomo (XY) che ne possiede soltanto uno. Altre ipotesi attribuiscono invece tale differenza ad aspetti lessicali, avanzando l’idea che le donne non solo percepiscano più colori rispetto agli uomini, ma abbiano anche un vocabolario più ampio e una migliore propensione a memorizzarne i termini. Infine, ci sono ipotesi di tipo evolutivo e comportamentale secondo cui, il fatto che in tempi antichi le donne fossero specializzate nel raccolto e nel riconoscimento delle bacche, le ha aiutate a sviluppare una maggiore sensibilità ai colori.
Probabilmente è anche a causa di queste differenze che uomini e donne hanno diverse preferenze di colori. Gli uomini sono infatti più attirati da tinte brillanti e vivaci, le donne preferiscono piuttosto colori tenui e sfumature pastello. Per entrambi, il colore preferito in assoluto è il Blu, accompagnato dal Verde e tra i colori più disprezzati sia dagli uomini che dalle donne ci sono il Marrone e l’Arancione. Il colore che invece vede maggiormente uomini e donne in disaccordo è il Viola: molto gradito dalle donne, risulta viceversa tra i colori più sgraditi dagli uomini.
Paese che vai, colore che trovi
Il modo di percepire i colori e di attribuire ad essi determinate emozioni è influenzato largamente anche da fattori culturali.
Chiunque abbia intenzione di espandere il proprio business all’estero può trarre grandi vantaggi integrando nozioni di psicologia del colore alla sua strategia di Localization Marketing e informandosi accuratamente sulla simbologia associata a ciascun colore nei paesi che intende approcciare.
Il caso più interessante è rappresentato dal colore Bianco. Se nelle culture occidentali questa tinta ispira innocenza e purezza, in quelle orientali è, al contrario, sinonimo di lutto e morte. Analogamente, il colore Verde che in Occidente (e non solo) è utilizzato per indicare il “via” nella segnaletica stradale, in numerosi paesi tropicali è associato invece con l’idea di pericolo.
Ora prova a immaginare cosa succederebbe scegliendo il colore sbagliato!
Il rischio di distorcere il messaggio che si intendeva comunicare, commettendo un grave strafalcione, è dietro l’angolo. Morale della favola? Mai dare un colore per scontato.
Psicologia del colore nel Marketing
Ma veniamo finalmente a noi: qual è il significato dei colori?
Nei paragrafi che seguono, approfondiremo ciò che ciascun colore trasmette a livello fisiologico e psicologico e vedremo insieme quali sono i settori in cui è maggiormente impiegato e i brand che lo utilizzano.
Psicologia del colore Rosso
Il rosso è un colore energico e vivace, generalmente associato al fuoco, all’idea di amore e passione, ma al contempo anche a quelle di sangue, allerta e pericolo. Nonostante susciti emozioni contrastanti, ciò che è certo è che viene scelto proprio per le sue capacità di attivazione e per le sensazioni che genera sull’organismo.
In grado di aumentare il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa e la frequenza respiratoria, nonché di stimolare l’appetito, l’attività nervosa e quella dei sensi, innesca infatti una reazione fisiologica di forte eccitazione che non lo fa passare per nulla inosservato.
Per queste ragioni, scelgono il colore rosso non solo moltissime catene di fast food (McDonald’s, KFC, Burger King, Friday’s, Pizza Hut, ecc.) e altri brand nel settore del Food&Beverage, ma anche aziende appartenenti ai settori merceologici più disparati che vogliono dare un’immagine di sé forte e distinguibile, differenziandosi nettamente dalla concorrenza (Santander, Netflix, Virgin, Nintendo, Marlboro, Levi’s).
Psicologia del colore Blu
Come si è visto nei paragrafi precedenti, il blu è il colore più amato in assoluto e, al contrario del rosso, è una tinta fredda che comunica calma, armonia e tranquillità.
Anche da un punto di vista fisiologico, il blu rallenta il battito del cuore e la pressione sanguigna e trasmette un senso di calma e rilassatezza.
Grazie a queste caratteristiche, viene utilizzato soprattutto dai brand che vogliono suscitare fiducia e affidabilità. Non stupisce che venga quindi impiegato nel settore delle banche, delle assicurazioni, dei social networks e di tutti quei brand che hanno bisogno di comunicare onestà per guadagnarsi la fiducia dei loro clienti/utenti (Zurich, Samsung, Visa, Facebook, Ford, Durex, PayPal).
Psicologia del colore Verde
Il verde è il colore della natura, del benessere, della salute.
Come il blu, trasmette sicurezza e pace ed è utilizzato soprattutto per trattare tematiche ambientali, per rappresentare brand green e impegnati in politiche di eco-sostenibilità, oppure per aziende appartenenti ai settori farmaceutico e medicale.
Alcuni esempi sono: Animal Planet, Tropicana, Land Rover, Legambiente e Zoomiguana.
Psicologia del colore Rosa
Il colore rosa è associato alla tenerezza, all’innocenza e alla delicatezza e, siccome attira più donne che uomini, viene in genere utilizzato per contraddistinguere tutto ciò che riguarda l’universo femminile.
Altri settori in cui questo colore trova maggiormente impiego sono quello infantile, quello nunziale e quello dolciario. Tra i brand che lo utilizzano maggiormente ci sono: Dunkin’ Donuts, Hello Kitty, Victoria Secret’s, Barbie e Cosmopolitan.
Psicologia del colore Giallo
Allegria, ottimismo ed energia sono le emozioni associate al colore giallo.
Questa vivace tinta, trasmette il suo dinamismo e la sua vitalità anche al nostro organismo, in quanto stimola il sistema nervoso inducendo buonumore, estroversione e livelli più alti di attenzione.
I settori in cui viene utilizzato di più sono quello infantile, quello elettronico, della cultura e dei trasporti (Nikon, Hertz, Ferrari, Shell e Chupa Chups).
Psicologia del colore Arancione
A metà strada fra il Rosso e il Giallo, anche l’Arancione è un colore caldo, acceso e vivace che ha un’azione energetica, ma non ambivalente come il Rosso, né elettrica come il Giallo.
In grado di stimolare e coordinare l’attività fisica e quella mentale, trasmette entusiasmo, allegria e affidabilità. Per questo sembra avere effetti terapeutici su depressione, apatia e nevrosi.
Date le sue caratteristiche, l’Arancione è molto consigliato per chi desidera comunicare in maniera moderna, giovanile ed amichevole con il proprio target e, secondo alcuni studi, rappresenta il colore più efficace per pulsanti e CTA (Call To Action).
Tra i marchi più famosi che hanno scelto questa tinta per la loro brand image ci sono: EasyJet, Fanta, Wind, Bic, Sundek e Amazon.
Psicologia del colore Bianco/Nero
Infine, ma non per importanza, ci sono il bianco e il nero che, per quanto siano complementari fra loro e generalmente considerati agli antipodi anche per simbologia, condividono un messaggio di eleganza ed esclusività.
Utilizzati moltissimo nei settori dell’alta moda e del lusso in generale, questi due colori trasmettono infatti un’idea di raffinatezza e stile, comunicando allo stesso tempo autorità e potere. Bianco e Nero vengono frequentemente abbinati anche al Dorato e all’Argentato per un effetto ancora più ricercato.
Yves Saint Laurent, Chanel, Montblanc, Prada, Gucci, D&G e Louis Vitton sono solo alcuni dei brand che hanno fatto di queste tinte, i loro colori predominanti.
Come scegliere i colori per il tuo logo o brand?
Se stai leggendo questo articolo probabilmente ti starai chiedendo che colori scegliere per la brand image del tuo marchio o di quello di un tuo cliente.
Bene, ora che conosciamo più da vicino la Psicologia del colore nel Marketing e che abbiamo imparato che ogni colore ha un suo bagaglio di significati e che comunica emozioni e sensazioni specifiche a chi lo osserva, la risposta è semplice: dipende! Cosa vende il brand? A chi si rivolge? Quali sono i suoi valori e quali le strategie di comunicazione adottate? La risposta a ciascuna di queste domande potrebbe variare di molto la scelta della palette.
Hai bisogno di un consiglio? Per un’analisi più dettagliata e una consulenza mirata e personalizzata, puoi rivolgerti al nostro team di esperti. Non vediamo l’ora di conoscere il tuo progetto e di aiutarti a farlo crescere!