“E’ meglio che rimodulo il Budget Adv in questo momento”? Questa è la domanda che i nostri clienti con siti e-commerce ci pongono costantemente da circa un mese. Domanda legittima.
L’emergenza in cui il mondo intero è stato repentinamente catapultato, inizialmente ha reso quasi vano ogni tentativo di previsione, anche da parte di chi come noi si dedica meticolosamente allo studio e al monitoraggio delle performance degli strumenti digitali legati alla vendita online. Spiazzati e destabilizzati tutti. Nessun Marketing Manager e nessun Digital Strategist avrebbe saputo rispondere, in maniera onesta e analitica, a questa domanda.
Oggi, a seguito delle direttive ministeriali che hanno portato alla chiusura di tutte le attività commerciali non di prima necessità, e a seguito dell’andamento dell’uso della rete a livello mondiale che ha registrato l’incremento esponenziale del tempo di permanenza e degli accessi a tutti i contenuti multimediali, coinvolgendo vari target di utenti costretti da uno stato di quarantena precauzionale obbligatoria, possiamo cominciare a ragionare su dati reali.
Effetto panic shopping
Dal mondo del web arrivano notizie di un boom delle vendite online. E’ stato addirittura coniato il termine “panic shopping”, per identificare gli acquisti compulsivi legati allo stato d’animo degli acquirenti e al tempo prolungato in casa davanti al pc per svago e non solo per smart working. Si registrano incrementi significativi di acquisti online in tutti settori merceologi.
Un’indagine Nielsen sulle vendite online dei prodotti di largo consumo testimonia un aumento da fine febbraio di oltre l’80% rispetto allo scorso anno. Kooomo: “L’emergenza influenza consumi e professioni” – La Stampa, 19 Marzo 2020.
La nostra esperienza
Senza andare troppo lontano e senza avere la presunzione di poter realizzare un’indagine di mercato onnisciente, abbiamo studiato i dati in casa nostra, i dati reali dei nostri clienti e-commerce.
A noi piacciono i numeri e quello che raccontano. Anche se il periodo è relativamente breve e anche se i numeri a supporto non possono essere utilizzati per tutti i settori, abbiamo fatto un’analisi accurata dei KPI (indicatori di performance) fondamentali per rispondere alle vostre domande.
Tralasciando le KPI relative alla Brand Awareness che necessitano di tempi più lunghi per le misurazioni, ed escludendo e-commerce di alimentari che in questo momento registrano una crescita anomala legata al momento storico, ci siamo concentrati sullo studio dei dati provenienti esclusivamente dal mercato italiano.
Abbiamo preso in esame degli indicatori che reputiamo fondamentali per lo studio dell’andamento di un e-commerce. Mediamente su tutti i nostri clienti di agenzia abbiamo registrato un incremento di fatturato molto interessante in termini percentuali.
Nello specifico:
Da febbraio a marzo 2020
CPC Medio (costo per clic) ha registrato un -34,78% (ciò significa che fare pubblicità online oggi costa meno)
Costo/ Conversione registra -45,59% (oggi intercettare un potenziale acquirente e convertire un utente in un cliente costa meno)
Valore Ordine Medio registra un -13,79% (Si spende mediamente di meno ma più volte. Ci sono più clienti nuovi con un ordine medio più basso e clienti abituali che continuano ad acquistare ma contengono le spese)
Fatturato per ogni euro di spesa registra un +48,44% (a parità di investimento pubblicitario si produce molto di più rispetto al passato)
Tornando, dunque, alla domanda “E’ meglio che rimodulo il Budget Adv in questo momento”? Noi rispondiamo NO, ASSOLUTAMENTE.
Dietro ogni crisi si nasconde un’opportunità. Oggi più che mai il digitale rappresenta una risorsa indispensabile. Gettando la spugna proprio adesso, il rischio che corrono le imprese è innanzitutto fare emergere ancora di più i marchi c.d. direct to consumer, marchi che hanno una relazione diretta con i clienti, prevalentemente sui social, e possono sfruttare questa opportunità occupando lo spazio lasciato libero dagli altri.
Considerando il fatto che gli investimenti in adv hanno un andamento pro ciclico, il CEO di Sensemakers (azienda milanese leader nel monitoraggio del trend dell’adv su Internet) lancia un chiaro messaggio:
“È ora che si deve investire per anticipare la ripresa”.