Nella società post pandemia c’è sempre meno spazio per l’autoreferenzialità e il marketing aggressivo. La nuova comunicazione marketing mira sempre più a costruire relazioni di valore, puntando sull’empatia e utilizzando toni gentili.
Tra gennaio 2020 e marzo 2021, un americano donava ogni 30 secondi tramite piattaforma, per un totale di circa 150 milioni di dollari. È quanto emerso da un progetto di people storytelling firmato GoFoundMe, colosso americano del crowdfunding, che ha utilizzato volti e voci dei donatori statunitensi per la realizzazione della sua prima campagna online e out of home. La nuova campagna mette in scena le storie degli eroi contemporanei, nel dettaglio di dieci soggetti che raccontano storie di generosità, selezionati tra oltre mille intervistati.
“Vogliamo ringraziarvi per aver scelto di essere gentili quando gli altri ne avevano più bisogno. Grazie New York”.
GoFundMe
La gentilezza diventa virale: il World Kindness Day tra ieri e oggi
Si moltiplicano le campagne di marketing emozionale. Basta marketing aggressivo: la comunicazione è gentile, entra in punta di piedi, suggerisce, guida e condivide valori con il pubblico di appartenenza.
Un tema, quello della gentilezza, che vede le sue origini nel World Kindness Day: il movimento mondiale sorto negli anni ‘60 che si ispirò al presidente d’allora dell’Università di Tokyo, che invitò i suoi studenti a creare un’ondata di gentilezza che potesse, un giorno, investire l’intera società giapponese.
Dall’eco di questo evento, dal 1998, ogni 13 novembre si festeggia in tutto il mondo la gentilezza per sensibilizzare governi e cittadini sulle tematiche di educazione civica, con lo scopo di trasmettere l’importanza del rispetto e solidarietà, come bene del singolo e di tutta la comunità.
Il World Kindness Day post pandemia
Il Covid-19 ha indubbiamente cambiato le abitudini dei cittadini, anche in quanto consumatori e navigatori online. Con l’impellente crescita degli e-commerce e l’utilizzo omnicanale dei social e dispositivi di comunicazione, cresce l’esigenza di brand autorevoli e affidabili.
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Tanti i brand che stanno mettendo in atto campagne di storytelling aziendale incentrate sul valore della gentilezza.
Riportiamo di seguito la campagna di Casa Ferrero Tic Tac, che invita a compiere gesti gentili.
E il progetto omnichannel di Levissima #EverydayClimbers basato sul raggiungimento dei piccoli grandi obiettivi quotidiani, pubblicando storie esemplari da cui prendere ispirazione.
Coniugare in maniera efficace interessi economici e sociali. Ecco cosa è richiesto alle aziende nella nuova era relazionale.
Lo storytelling al centro della strategia aziendale: meno pubblicità e più narrazione
Nel nuovo contesto di marketing relazionale lo storytelling è al centro delle strategie delle aziende. Obiettivo: coinvolgere emotivamente il proprio target, mediante un approccio narrativo, spesso emozionale, per avvicinare un brand al suo target di riferimento.
Il racconto di un brand non è (solo) pubblicità, ma la costruzione creativa e strategica di relazione con i media. Ecco perché l’azienda ha il compito di veicolare contenuti di carattere informativo e non promozionale, che si basino su fatti concreti e non parole superficiali di autocelebrazione (dati, numeri, case study, team manager).
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